Ritenzione idrica: cause, sintomi e trattamenti efficaci

17/11/2025

dcdstudiestetici

Gambe gonfie, caviglie pesanti, senso di gonfiore generalizzato: la ritenzione idrica è un disturbo molto comune, soprattutto tra le donne, ma spesso viene sottovalutato o confuso con un semplice aumento di peso.

In realtà, si tratta di un accumulo anomalo di liquidi negli spazi tra le cellule dei tessuti, dovuto a un’alterazione del normale equilibrio tra i sistemi circolatorio e linfatico.

Capire da cosa dipende, come riconoscerla e come trattarla nel modo corretto è il primo passo per ritrovare leggerezza, benessere e armonia.

A cosa è dovuta la ritenzione idrica

La ritenzione idrica nasce da un malfunzionamento del microcircolo, ovvero dei piccoli vasi sanguigni e linfatici che si occupano di drenare i liquidi e smaltire le tossine. Quando questo sistema rallenta, l’acqua e i sali minerali si accumulano negli spazi tra le cellule, causando gonfiore e pesantezza.

Le cause possono essere diverse:

  • Squilibri ormonali, soprattutto legati a ciclo mestruale, gravidanza o menopausa;
  • Alimentazione ricca di sale e zuccheri raffinati, che favoriscono la ritenzione dei liquidi;
  • Sedentarietà e scarsa attività fisica;
  • Posture scorrette o lunghi periodi in piedi o seduti;
  • Assunzione di alcuni farmaci, come anticoncezionali o cortisonici;
  • Scarsa idratazione, che paradossalmente porta il corpo a trattenere i liquidi;
  • Temperature elevate, che dilatano i vasi sanguigni e rallentano il drenaggio.

La ritenzione idrica, quindi, non è solo un inestetismo, ma un segnale che il corpo sta cercando di comunicare un disequilibrio circolatorio o linfatico.

Quali sono i sintomi della ritenzione idrica

I sintomi della ritenzione idrica sono piuttosto riconoscibili, anche se spesso vengono confusi con un semplice aumento di peso. I più comuni sono:

  • Gonfiore localizzato, soprattutto a caviglie, gambe, cosce e addome;
  • Sensazione di pesantezza, in particolare a fine giornata o durante i mesi caldi;
  • Cute tesa o meno elastica, con segni visibili di accumulo di liquidi;
  • Capillari visibili e possibile comparsa di vene varicose;
  • Aumento del peso corporeo senza variazioni significative nell’alimentazione;
  • Segno della pressione: premendo con un dito sulla zona gonfia, rimane un piccolo solco per qualche secondo.

Come faccio a capire se ho ritenzione idrica

Capire se si soffre di ritenzione idrica non sempre è immediato, perché può presentarsi in gradi diversi e confondersi con altre condizioni. Un modo semplice per verificarlo è proprio osservare e ascoltare il corpo: gonfiori localizzati, gambe pesanti, sensazione di tensione cutanea e difficoltà a indossare scarpe o anelli sono campanelli d’allarme.

Per una valutazione accurata, però, è consigliabile rivolgersi a un professionista, che può effettuare un’analisi specifica come la bioimpedenziometria, utile per distinguere la ritenzione idrica da un accumulo di grasso o da altre problematiche metaboliche.

Come capire se è grasso o ritenzione

La differenza tra grasso e ritenzione idrica è sostanziale, anche se visivamente possono sembrare simili.

  • Il grasso è un accumulo di tessuto adiposo, quindi stabile e localizzato. La pelle appare morbida e il volume non cambia nel corso della giornata.
  • La ritenzione idrica, invece, è un accumulo di liquidi: la pelle è più tesa e il gonfiore può variare nel tempo o peggiorare con il caldo e la sedentarietà.

Inoltre, nel caso di ritenzione, è comune avvertire una sensazione di pesantezza o di “gambe gonfie”, che non si presenta con il semplice aumento di grasso.

La valutazione professionale, con strumenti come l’analisi bioimpedenziometrica, è la soluzione migliore per individuare la causa reale e intervenire in modo mirato.

Dove si localizza la ritenzione idrica

La ritenzione idrica può manifestarsi in diverse parti del corpo, ma alcune zone sono più predisposte di altre:

  • Gambe e caviglie, dove il ritorno venoso è più difficile;
  • Cosce e glutei, spesso colpite anche da cellulite e gonfiore;
  • Addome, in caso di squilibri ormonali o problemi digestivi;
  • Braccia, soprattutto nella parte superiore;
  • Viso e palpebre, dove può manifestarsi al risveglio come gonfiore temporaneo.

La ritenzione idrica è pericolosa?

Di per sé la ritenzione idrica non è pericolosa, ma può diventarlo se trascurata o cronica. Un accumulo prolungato di liquidi può compromettere la corretta ossigenazione dei tessuti e rallentare i processi metabolici, peggiorando nel tempo la microcircolazione e la qualità della pelle.

In alcuni casi, la ritenzione può anche essere sintomo di disturbi più seri, come problemi renali, cardiaci o linfatici. Per questo motivo, se il gonfiore è persistente e non migliora con piccoli accorgimenti quotidiani, è sempre consigliabile una valutazione medica o professionale.

A livello estetico, invece, la ritenzione rappresenta una delle principali cause della cellulite, poiché l’accumulo di liquidi e tossine altera la struttura del tessuto connettivo, rendendo la pelle meno liscia e compatta.

Cosa non mangiare per la ritenzione idrica

L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel controllo della ritenzione idrica. Ci sono infatti alcuni alimenti che favoriscono l’accumulo di liquidi e altri che, al contrario, aiutano a drenare.

Ecco cosa limitare o evitare:

  • Sale e alimenti salati, come snack confezionati, salse pronte e insaccati;
  • Zuccheri raffinati, che alterano il metabolismo e favoriscono l’infiammazione;
  • Cibi industriali e ultra-processati, spesso ricchi di sodio e conservanti;
  • Bevande alcoliche e gassate, che disidratano e appesantiscono il fegato;
  • Carboidrati semplici in eccesso, che aumentano la ritenzione di acqua intracellulare.

Al contrario, è utile privilegiare alimenti freschi e ricchi di potassio (come frutta, verdura e legumi), che aiutano a bilanciare i livelli di sodio e favoriscono il drenaggio dei liquidi.

Anche bere molta acqua è essenziale: l’idratazione è il primo passo per combattere la ritenzione.

Cosa fare per eliminare la ritenzione idrica

Eliminare la ritenzione idrica richiede un approccio completo, che unisca correzione dello stile di vita, alimentazione equilibrata e trattamenti professionali mirati.

Presso DCD Studi Estetici, vengono proposti percorsi personalizzati che combinano tecnologie drenanti e tonificanti in grado di agire in profondità, stimolando il sistema linfatico e migliorando la microcircolazione.

Per chi desidera un’azione profonda e completa, il trattamento ideale è la Nuova Electrosculpture®, che utilizza impulsi elettrostimolanti mirati per agire su muscoli e tessuti sottocutanei.

Questa tecnologia favorisce il drenaggio linfatico e la riattivazione del metabolismo, migliorando la compattezza della pelle e riducendo visibilmente la ritenzione. È perfetta per chi vuole un risultato più globale: sgonfiare, tonificare e rimodellare in un unico percorso, senza fatica e senza dolore.

Anche la Pressoterapia con bendaggiè un trattamento molto efficaci per contrastare la ritenzione idrica. Attraverso una pressione sequenziale controllata, questo trattamento stimola il flusso linfatico e venoso, favorendo l’eliminazione dei liquidi e delle tossine in eccesso. La pressoterapia è totalmente non invasiva, rilassante e indicata per chi soffre di ritenzione, gonfiori o pesantezza alle gambe.

Contatta DCD Studi Estetici e scopri come eliminare la ritenzione idrica con trattamenti personalizzati e risultati visibili.

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